Farina di marzo

VerticalTI - Il Ticino in Verticale

E’ arrivato anche marzo, si sente e si vede. Tra i rami degli alberi di nuovo risiede quella caratteristica vitaliltà allegra, che trasforma il bosco in un luogo meno ovattato di quanto non ci sia apparso per un po’ di tempo. Il sole adesso s’alza di buon mattino ed infiamma l’anima delle vette che noi dal basso scrutiamo, mentre saliamo. La neve delle quote inferiori sta iniziando il suo lento processo di fusione, esili rigagnoli d’acqua ora scorrono liberi entro alcune porzioni di prato e i tetti delle cascine risultano più leggeri.

Simmetria

 

Pur apprezzando la trasformazione, nasce in me un sentimento di nostalgia. Già con largo anticipo immagino le vette ormai nude, con addosso soltanto qualche latteo brandello a ricoprire le zone meno esposte all’azione del sole. Immagino le traversate penose sugli sfasciumi, immagino il frastuono delle cascate, immagino la varietà di colore che giace nei prati, immagino l’erba…

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